AstraZeneca, l'Ema indaga sui casi di sindrome da perdita capillare
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Direttore: Alessandro Plateroti

AstraZeneca, indagini dell’Ema su un nuovo disturbo raro: la sindrome da perdita capillare

Vaccino Covid AstraZeneca

Vaccino Covid, nuovo allarme AstraZeneca: l’Ema indaga su cinque casi di sindrome da perdita capillare, un disturbo rarissimo.

L’Ema sta indagando su un nuovo disturbo che potrebbe essere collegato ad AstraZeneca anche se al momento non è stato dimostrato nessun nesso: si tratta della sindrome da perdita capillare. È bene ripetere che al momento non ci sono prove in grado di dimostrare un nesso tra la sindrome e la somministrazione del vaccino. Alla luce delle segnalazioni, però, l’Ema ha deciso di procedere con gli approfondimenti del caso. I risultati saranno comunicati al termine delle indagini sui pochissimi casi registrati fino a questo momento.

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AstraZeneca e sindrome da perdita capillare: cosa sappiamo

In base alle informazioni comunicate dall’Ema sappiamo che sono stati registrati fino a questo momento appena 5 casi di questo raro disturbo. Una sindrome che al momento solo ipoteticamente potrebbe essere collegato con la somministrazione del vaccino AstraZeneca.

Al momento non ci sono prove in grado di dimostrare un collegamento tra la rara sindrome e il vaccino anglo-svedese. Intanto le autorità sanitarie europee stanno procedendo con gli accertamenti del caso per fare luce su una nuova questione che potrebbe essere spinosa. O che comunque potrebbe intaccare ulteriormente la fiducia in un vaccino che l’Ema considera efficace e sicuro.

Di seguito il testo integrale della nota dell’Ema.

Vaccino Covid AstraZeneca
Vaccino Covid AstraZeneca

Cos’è

Per la definizione del rarissimo disturbo ci affidiamo Minerva Medica, un buon punto di riferimento per quanto riguarda l’informazione medica.

“La sindrome da perdita capillare è caratterizzata da uno stravaso reversibile di fluido e di proteine plasmatiche nello spazio extra-cellulare in seguito a un danno delle cellule endoteliali”, si legge sul sito. “Il G-CSF è stato identificato come uno dei fattori ezio-patogenetici di questa patologia, che si manifesta con segni e sintomi che riflettono un aumento della permeabilità capillare, quale edema polmonare non cardiogeno e versamento pleurico. Riportiamo un caso di sindrome da perdita capillare quale rara complicanza di trattamento con il G-CSF in una paziente affetta da leucemia mieloide acuta e sottoposta a trapianto aploidentico di cellule staminali emopoietiche da donatore consaguineo“.

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ultimo aggiornamento: 9 Aprile 2021 15:09

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